(walter manni) Eʼ partito. Il nuovo corso del sistema di formazione per istruttori e a allenatori di hockey su ghiaccio è partito. Sotto la supervisione del coach olimpico Maurizio Marchetto e di coach Fabio Polloni la Federazione Italiana Sport Ghiaccio ha dato il via ai corsi di formazione per allenatori edizione 2011. Una amplia visione sullʼintero quadriennio olimpico, sullʼintero ciclo, dal livello di istruttore al terzo livello e soprattutto sullʼintero territorio nazionale. Questa è forse la riforma più radicale e la risposta non si è fatta aspettare.
Il corso istruttori stagione 2010-2011, iniziato ad ottobre, coinvolge quattro macro-aree nazionali e ben 83 iscritti, così ripartiti: 18 in Alto Adige, 30 fra Veneto, Trentino e Friuli, 27 tra Val dʼAosta, Piemonte e Lombardia ed 8 per quel che concerne il centro e sud Italia.
Gli aspiranti istruttori devono seguire un programma di formazione articolato in cinque sedute regionali, che si sviluppa secondo date stabilite area per area e che sono cadauna composte da 4 ore di lavoro: 1,5 di teoria, 1,5 di paratica in pista ghiaccio ed 1 ora di riflessioni e domande sulla parte svolta .
Inoltre nel corso del mese di maggio si svolgeranno in unʼunica località nazionale, 12 ore teoriche in due giornate, che fungeranno tra l’altro da vero e proprio esame pratico e teorico.
Lʼimpegno per tutti gli iscritti è elevato, mentre lʼentusiasmo è altissimo, nonostante il fatto che tra i partecipanti ci siano sia illustri sconosciuti che ex atleti della nazionale italiana che con la maglia azzurra hanno partecipato anche alle Olimpiadi di Torino 2006, tutti però accomunati e contagiati da una stessa nuvola di “fanatico equilibrio”.
Va segnalato anche che sono molte alte sia le aspettative di questo nuovo gruppo di partecipanti, sia le aspettative verso una qualità elevata di insegnamento, di conoscenze e di realizzazioni pratiche. Le lezioni del corso risultano essere molto particolareggiate, attente ai particolari ed attente a trasferire conoscenze teoriche in pratiche quotidiane nelle piste.
I risultati non saranno immediati, ma il seme è piantato e siamo sicuri che lʼalbero crescerà forte e robusto e che sarà un albero a cui potranno appoggiarsi le nostre società nel futuro per crescere prima in quantità e poi in qualità.
Una qualità che mi fa ripensare che una settima fà, TuttoHockey.com ha compiuto i suoi primi dieci anni di attività di informazione e quindi, anche da parte mia Buon compleanno Th.com.
Già perchè oramai sono anche quasi dieci anni che ci conosciamo, ed in questi due lustri sono cambiate molte cose o forse no! Dieci anni di lavoro sul ghiaccio, dieci anni di diffusione del nostro bellissimo sport. Dieci anni con una Olimpiade in casa a metà strada e che esperienza incredibile!
Tutti ne siamo stati attraversati. Ricordate? "Laa passione è qui" !! Come è vero!!!
In molti si sono sforzati di andare oltre, alcuni se ne sono andati, altri di nuovi sono arrivati.
In cosa siamo cresciuti? Nella nostra volontà di migliorare, nel nostro desiderio di crescere.Alcune realtà sopravvivono oggi come diec anni fa, altre sono in crisi ancora più nera, altre ancora hanno sviluppato nuove strade: Brunico, Sesto San Giovanni ed Aosta sono tre esempi di desiderio di creare, di innovare e di rinascere.
Quanti sono i nuovi progetti? Quali sono le nuove idee? Lʼaccademia hockey estiva per i giocatori della nazionale uner-20 e della under-18 è unʼaltra nuova idea che sta dando ottimi frutti. Facendo un breve pensiero posso dire che dove si lavora, si fatica e si fanno sacrifici, i risultati collimano ed arrivano.
Nel mondo in cui siamo, sarà sempre più difficile e più dura per tutti e per tutto, sport incluso, ma la passione è una forza inesauribile e non voglio credere che non ci sia più nessuno disposto a sudare per i prossimi 10 anni. E per altri dieci anni ancora … e non solo.
L’articolo del Decennale di TutttoHockey.com …
Buon decimo compleanno TuttoHockey.com, di Daniele Amadasi
…. ed i precedenti articoli di "Verso il decennale di TuttoHockey.com":
La mia Bolzano, di Michele De Luca
La mia Asiago, di Alessandro Siviero
La mia Valpe, di Alberto Corsani
La nostra NHL, di Rossana Pilotti
