Il titolo è facile: è quello di uno dei più bei film di sempre (in Italia “Quarto potere”), ma la firma è diversa. Ovviamente il nostro pensiero va a Patrick Kane. Nato a Buffalo, sponda USA delle cascate del Niagara, fisico normale, cm 177 per 80 kg, età 21, 1° scelta assoluta draft NHL 2007, autore di 10 goal e 18 assist nei playoff che hanno portato i Chicago Blackhawks a vincere la Stanley Cup 2010. Autore Kane, soprattutto, del goal in OverTime che ha fatto appunto vincere la Coppa Stanley ed il campionato NHL a Chicago.
La mia riflessione porta da un’altra parte però: cosa possiamo imparare da Patrick Kane?
Tutto nasce 10 anni fa, all’inizio del millennio. La Federazione USA di hockey, analizzando i numeri (eh si loro sono maniaci di statistiche), ha riconosciuto che sempre meno atleti USA entravano a far parte del sistema NHL !
Avanzavano gli europei, ma loro, statutinetensi no !!
Studia, guarda e trova la soluzione la FederHockey Usa: siamo troppo pochi a giocare a Hockey !!!
Nel 2000 i loro numeri erano bassi (relativamente) si sono impegnati e hanno realizzato nuovi programmi.
Nessuno si è lamentato degli sponsor che assorbe il football.
Nessuno si è lamentato dei tifosi che invadono le arene (spesso le stesse) per il basket.
Nessuno si è lamentato dei bambini che giocano solo a baseball.
Nessuno si è lamentato dei costi del nostro sport.
Hanno studiato, hanno programmato, hanno lavorato. Spesso hanno oriundi italiani o loro figli nei posti di responsabilità. Qualcuno conosce il nome del presidente della federazione USA?
Un giorno anche noi diventeremo grandi e invece di lamentarci (probabilmente anche del sole negli occhi) tutti insieme riusciremo ad elaborare qualche idea.
Io penso che tutti abbiamo buone idee, l’importante è esporle, presentarle con un programma, darne vita e crederci nella fase di realizzazione.
Idee che vanno promesse e non bocciate a priori perchè arrivate magare non da noi ma da altri, perchè il nostro comune bene è la promozione generale a tutto campo dell’hockey su ghiaccio in Italia, non la cura di un singolo orticello.
