Qui NHL: il film della stagione 2009-2010

Va in archivio e negli annali con la conquista della Stanley Cup da parte dei Chicago Blackhawks, il campionato 2009-2010 della National Hockey League, che riviviamo attraverso il nostro ultimo appuntamento settimanale di questa stagione hockeystica nordamericana. Una stagione ed il suo epilogo che sono stati veramente appassionanti ed avvincenti come mai. Chicago Blackhawks e Philadelphia Flyers hanno dato vita ad una serie finale semplicemente perfetta: un’autentico spot pubblicitario per l’hockey ghiaccio, conclusosi con la rete al sudden-death di Patrick Kane!

Alla fine ha vinto la squadra con l’organico più profondo e qualitativamente migliore e tutto il lavoro dietro le quinte svolto in questi anni da coach Joel Quenneville e dal suo staff è stato meritatamente premiato. Senza contare che, con il 1° di luglio, diversi protagonisti di questa stagione fra le file dei “Pellerossa” andranno in scadenza di contratto e sarà molto difficile che i dirigenti della squadra riescano a soddisfare le richieste economiche di tutti senza sforare il tetto salariale. Perciò prepariamoci a vedere qualcuno di questi nomi cambiare casacca durante l’estate. Si può ben dire quindi che i  Chicago Blackhawks hanno colto “l’attimo fuggente” vincendo quest’anno la Stanley Cup.

Dall’altra parte i  Philadelphia Flyers sono stati i protagonisti di una di quelle favole che solo lo sport sa regalarci. Ultimi in classifica a dicembre 2009, fatto questo che ha avuto come conseguenza il cambio di allenatore “in corsa” all’inizio del 2010, con l’avvicendamento fra John Stevens e Peter Laviolette, alle prese con infortuni pesanti (per esempio al goalie titolare Ray Emery tanto per fare un nome), sono riusciti malgrado tutto a qualificarsi alla Post Season per il rotto della cuffia e poi, una volta arrivati ai play-off, hanno recuperato la serie contro i Boston Bruins dallo 0-3 iniziale, andando a vincere gara-7, dopo che Boston si era portata avanti di 3 gol a 0. Infine nella serie finale contro Chicago, schierando il terzo portiere Michael Leighton perché anche Boucher si era nel frattempo infortunato e con una pedina fondamentale dell’attacco come Jeff Carter a mezzo servizio (pure lui recuperato in fretta e furia dall’ennesimo infortunio), sono riusciti ad annullare lo svantaggio iniziale di 0-2, andando a vincere entrambe le gare casalinghe ed in gara-6 hanno trascinato gli ‘Hawks fino all’overtime, prima di cedere ad un autentico gioco di prestigio di Patrick “moto perpetuo” Kane, uno dei tanti a cui ci ha abituato in questa stagione il folletto di Buffalo.

Non so quanti di voi hanno visto il bellissimo film di Clint Eastwood “Invictus”, recentissima pellicola cinematrografica nella quale si narra di un’altra storia dove lo sport si fa metafora della vita. Ad un certo punto il presidente del Sudafrica Nelson Mandela donava una poesia intitolata appunto “Invictus” al capitano della squadra nazionale di rugby Francois Pinard, affinchè da questi versi anche il capitano degli Springbocks, alla vigilia della Coppa del mondo di Rugby disputata in terra sudafricana, potesse trarre quell’ispirazione che aveva consentito a Mandela di sopravvivere agli interminabili anni in prigione.
Ebbene i Flyers questa stagione sono stati davvero indomiti ed indomabili. Più forti della sfortuna, del destino, della paura. Più forti (quasi) di tutto.
Non importa se alla fine non hanno vinto la Stanley Cup. La passione, il coraggio e l’orgoglio che hanno gettato ogni volta sul ghiaccio gli hanno ritagliato di diritto un posto nella storia. Forse nella prossima stagione a questo gruppo fantastico potrebbe aggiungersi Peter Fosberg. Il fuoriclasse svedese ha rilasciato in questi giorni delle dichiarazioni alquanto sibilline in tal senso alla stampa del suo paese, ma è tutto da verificare se, dopo gli infortuni, avrà ancora la brillantezza per affrontare una stagione durissima come quella della National Hockey League ai massimi livelli.

Di sicuro c’è che lo spettacolo offerto quest’anno ha fatto registrare un successo mediatico senza precedenti. Infatti, il Commissioner della National Hockey League Paul Bettman si sta fregando le mani ancora oggi per gli ascolti televisivi da record, i sold out nelle arene che hanno ospitato le gare specialmente durante i play-off e last but not least l’attenzione che la stampa ha quotidianamente dedicato alla sua “creatura”.
Era da tempo che l’hockey professionistico americano non riscuoteva un tale successo di pubblico. E tutto questo ovviamente si tradurrà in nuovi sponsor e sempre maggiori introiti economici per tutto l’ambiente. D’altra parte la windy city, che aspettava da 49 anni questo momento, non ha ancora finito di festeggiare il ritorno della “brocca di Lord Stanley” da quelle parti, anzi. E’ molto probabile che si andrà avanti per un bel pezzo prima che la febbre da hockey passi. La città sta letteralmente impazzendo per i suoi nuovi eroi. Jonathan Toews e soci, di ritorno da Philadelphia, hanno trovato ad accoglierli una folla mai vista nella parata organizzata nei giorni scorsi per le vie del centro cittadino.

In ogni caso il rutilante mondo NHL continua a produrre a getto continuo notizie ed eventi, anche adesso che il sipario sta calando definitivamente sulla stagione giocata.
Per esempio è di oggi la notizia che il difensore Dion Phaneuf per la prossima stagione indosserà i gradi di capitano sulla maglia dei Toronto Maple Leafs.
Mentre adesso tutta l’attenzione si sposta sull’Entry Draft 2010 e ancor prima sugli NHL Awards. Appuntamento il prossimo 23 giugno a Las Vegas per scoprire se il neo-campione NHL degli ‘Hawks Duncan Keith sarà giustamente premiato con il James Norris Memorial Trophy quale migliore difensore dell’anno (altri finalisti: Drew Doughty dei Los Angeles Kings e Mike Green dei Washington Capitals) e chi fra Joe Sacco dei Colorado Avalanche, Dave Tippet dei Phoenix Coyotes e Barry Trotz dei Nashville Predators si aggiudicherà il Jack Adams Awards quale migliore allenatore dell’anno.

Fonte della foto di copertina (Chicago Blackhawks): www.zimbio.com

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