Qui Coppa Italia: trionfa il Renon

Va al Renon la Final Four di Coppa Italia edizione 2009-2010, al termine della due giorni del Palaonda di Bolzano, che ha visto nella finalissima di ieri sera domenica 31 gennaio, il successo del Renon per 2-1 (1-0, 0-1, 1-0) ai danni del Valpusteria, dopo che nelle semifinali di sabato i Rittner Buam avevno superato l’Asiago per 3-2 (0-0, 0-1, 3-1), mentre i valpusteresi avevavno avuto la meglio sul Bolzano sempre per 3-2 (2-0, 0-1, 0-1; 1-0) ma nel corso del tempo supplementare.

Per il Renon di coach Ron Ivany la vittoria in Coppa Italia, rappresenta il secondo trionfo stagionale, dopo quello di settembre della Supercoppa Italiana (5-1 al Bolzano e sempre al Palaonda), mentre per Valpusteria (sconfitto in finale) e Bolzano (fuori in semifinale) è forte delusione per la mancata conquista di un obiettivo stagionale. Di seguito vi riportiamo il resoconto completo della due gironi del Palaonda, partendo dalla finalissima di ieri sera e terminando con le due semifinali disputate sabato 30 gennaio.

Finalissima della Coppa Italia 2009-2010, domenica 31 gennaio 2010
Renon  – Valpusteria 2-1 (1-0, 0-1, 1-0)
Marcatori:
13’50” May 1-0, 37’33” Desmet 1-1, 53’56” May 2-1.

E’ il Renon a conquistare la Coppa Italia nella final four disputatasi sul ghiaccio del Palaonda a Bolzano facendo salire a due i trofei conquistati dopo la Supercoppa. Dopo l’eliminazione dei padroni di casa ad opera del Valpusteria e dell’Asiago da parte del Renon, sulla pista bolzanina si sono affrontati a viso aperto in un match davvero vibrante ed in una cornice di pubblico che da tempo non si vedeva sugli spalti dell’impianto di via Galvani, con i tifosi delle opposte squadre a fornire un tifo che si spererebbe poter vedere anche da parte dei tifosi bolzanini, che fra l’altro hanno evidentemente preferito starsene a casa dopo la cocente delusione dell’eliminazione patita nell’overtime in semifinale contro i lupi pusteresi.
Forse al Palaonda abbiamo assistito ad una sorta di finale anticipata del torneo? La lettura della partita, che poneva di fronte capolista e seconda in classifica, porterebbe legittimamente a pensarlo.
La tecnica, la carica agonistica, la determinazione dei due contendenti scesi sul ghiaccio hanno reso la finale di Coppa Italia davvero un grande spettacolo sportivo, che di certo sarà stato anche apprezzato da chi la partita l’ha seguita dagli schermi di Rai Sport +.
Il Valpusteria ha giocato una partita piuttosto simile a quella contro il Bolzano, grande lavoro degli stranieri (Desmet e Sirianni fra tutti) e del proprio portiere Jakaitis, davvero barriera (quasi) insuperabile. Ma il Renon ha imbrigliato ottimamente gli uomini di Mair, Ivany infatti ha reso la difesa molto coriacea a difendere un eccellente Cloutier e con un attacco davvero micidiale con i vari May, Tudin, Jacina e Ansoldi. La rete del vantaggio renonese al 13.esimo in power play (fuori Kellly per trattenuta) è stata davvero un capolavoro balistico di May, perfettamente servito a metà area da Jacina, che ha scoccato un tiro che si è insaccato nel "ette"alla sinistra di Jakaitis che fino allora aveva parato di tutto e di più.
Se nella prima frazione c’è stato tutto sommato un equilibrio fra le due contendenti, nella seconda frazione di gioco s’è visto un Renon capace di esprimere una buona supremazia territoriale lasciando ai pusteresi spesso solo azioni di contropiede. Da segnalare al 30’58” un fallo di Vodrazka che è costato un 2’+10’ per carica alla testa, ma era forse evitabile se gli arbitri avessero fischiato prima dell’episodio qualche fallo di più poiché sono stati davvero di manica larga nel lasciar correre il gioco in taluni momenti. Per fortuna che, vista la posta in palio, da ambo le parti ci si è limitati nelle scorrettezze durante il gioco, a tratti comunque piuttosto ruvido. Sul finale di frazione al 36’53” Tait viene spedito in panca puniti e tale occasione non viene sprecata dal Valpusteria.
Al 37.esimo invece Desmet, servito da Oberrauch, scocca un tiro in diagonale all’altezza della zona d’ingaggio alla sinistra di Cloutier e non lascia scampo all’estremo difensore del Renon.
Nella terza frazione la velocità del gioco non diminuisce, anche se, a tratti, qualche segno di stanchezza comincia ad affiorare, in particolare per le prime e seconde linee quasi sempre sul ghiaccio. Continui sono i capovolgimenti di fronte con tiri da ambo le parti che fanno sussultare il pubblico sulle tribune, ma i portieri chiudono ogni varco.
Al 54.esimo è il Renon a tornare in vantaggio grazie ad una ribattuta in rete di May (doppietta decisiva la sua alla fine) di un disco non trattenuto da Jakaitis. I gialloneri hanno cercato in tutti modi di pareggiare per arrivare all’overtime, ma neanche un sesto uomo di movimento, inserito al 59’25” togliendo Jakaitis, ha sortito gli effetti sperati, anzi è il Renon a sfiorare la terza rete, e così la Coppa Italia va meritatamente sull’altopiano fra l’esultanza dei tanti tifosi del Renon e la contemporanea grande delusione di quelli del Valpusteria anche se con la consolazione di aver visto la propria squadra giocare ad ottimi livelli dopo le diverse sconfitte accumulate negli ultimi turni di campionato. Un fatto è però certo: il team di Ivany sarà un avversario assai temibile nella corsa verso lo scudetto tricolore 2009/10.

Il resoconto delle due semfinali di sabato 30 gennaio 2010.

Asiago – Renon 2-3 (0-0, 1-0, 1-3); marcatori: 20’31” Henrich 1-0, 45’34” Johansson 1-1, 46’54” Tudin 1-2, 57’28”Borrelli 2-), 58’17” May 2-3.
Bolzano – Valpusteria 2-3 ds (0-2, 1-0, 1-0; 0-1); marcatori: 1’08” Oberrauch 0-1, 6’02”Kelly 0-2, 28’17” Wilde 1-2, 43’40”Egger 2-2, 61’05”  Murray 2-3.

Sarà una finale tutta altoatesina domenica sera alle 20 al Palaonda di Bolzano ma senza i campioni d’Italia del Bolzano. Rispettando l’attuale classifica del campionato, la prima e la seconda hanno battuto rispettivamente la quarta e la terza in due incontri davvero sul filo del rasoio e con un solo gol di scarto, fatto questo alquanto prevedibile visto che in una partita secca ci si giocava l’accesso alla finale.

L’incontro del pomeriggio tra Asiago e Renon è stato estremamente equilibrato e solo ad inizio della seconda frazione di gioco sono stati gli asiaghesi ad andare in vantaggio con Heinrich in inferiorità numerica. Le speranze dei vicentini sono state però infrante ad inizio del terzo tempo nell’arco di un minuto e mezzo con le marcature di Johansson e di Tudin, che rovesciavano il risultato a favore della squadra del altopiano. In un gioco sempre più intenso, Borrelli trova la rete del pareggio, ma quando si stava quasi quasi pensando all’overtime è arrivata la rete di May e con ciò la qualificazione per la finale per il team di Ivany.

In serata la sfida Bolzano – Valpusteria, dalla quale è arrivata invece la terza cocente delusione per i biancorossi. Dopo aver fallito l’obiettivo della Supercoppa e la qualificazione alla finale di Grenoble alla Continental Cup, si è aggiunta anche la mancata qualificazione per la finale della Coppa Italia sul ghiaccio di casa.
C’è da dire che il Bolzano, seppure macinando tanto gioco, ha trovato sulla propria strada l’estremo difensore posteriore Jakaitis ed anche una certa prevedibilità in attacco con molti tiri scagliati addosso al portiere ospite. Diverso in ogni caso quest’incontro rispetto a quello visto in campionato. L’alta posta in gioco ha condizionato un po’ le manovre delle due squadre, che hanno cercato di rintuzzare, in certi casi in modo alquanto deciso, la manovra dell’avversario e, forse, anche un certo calo nella forma da parte d’entrambe le formazioni, che ultimamente hanno intascato delle sonore quanto anche imprevedibili sconfitte. L’avvio della partita, giocata in un Palaonda non gremitissimo ma con le tribune superiore riattivate per la grande presenza di tifosi pusteresi, è stato davvero da dimenticare per i padroni di casa. Il gol in apertura di Oberrauch e poi in superiorità di Kelly sembravano aver spianato la strada alla formazione allenata da Mair, ma i pusteresi sono parsi voler centellinare l’impegno e hanno optato per una difesa ad oltranza del doppio vantaggio.
La tattica non è stata, però, proficua in quanto nel secondo drittel Wilde accorcia con una deviazione azzeccata, e poi è arrivato anche il pareggio con Egger. La terza frazione di gioco è stata davvero la più bella, azioni e giocate veloci e con tanta grinta ed agonismo e, ovviamente, con tensione alle stelle man mano che ci si avvicinava al 60’. Ma il gol decisivo non è arrivato nei tempi regolamentari e dunque si è passati all’overtime di 5 minuti. Ma ne sono servizi solo 1’05” per il gol pusterese di Murray che ha saputo deviare nell’angolo giusto un tiro scoccato da metà area e così condannando il Bolzano a rimanere da spettatore alla finale di domenica.
Per il Bolzano ora tocca solo puntare a cercare di riconfermare il titolo 2009, anche se ora rimane da vedere se tale bruciante sconfitta non vada ad incidere fin troppo negativamente sull’impegno profuso e sul morale dei giocatori.

Fonte della foto di copertina di Max Pattis: Ufficio Stampa HC Bolzano

In allegato la galleria fotografica della Final Four di Coppa Italia, realizzata da Max Pattis (si ringrazia l’Ufficio Stampa del Bolzano per la concessione delle immagini).

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