Focus NHL: il rispetto del salary cup frena i Chicago Blackhawks

Focus NHL: il rispetto del salary cup frena i Chicago Blackhawks

(rossana pilotti)  Per oggi vi proponiamo un Focus NHL particolare, andando a parlarvi solo dei Chicago Blackhawks, a partire dal fatto di essere stati nel corso degli ultimi due decenni un vero e proprio esempio per molte altre franchigie della National Hockey League.
Gli ‘Hawks difatti hanno saputo costruire un sistema vincente: ottimamente assemblato ed allenato da “coach Q” Joel Quenneville, che ha permesso alla franchigia della Windy City  di essere sempre una contender, una stagione dopo l’altra, pur con la spada di Damocle del “salary cup” sempre sospesa sul capo metaforico.
Nella stagione appena conclusa i Chicago Blackhawks sono stati buttati fuori dai playoff al 1° turno, con un sanguinoso 4-0 da parte dei futuri vincitori della Western Conference: i Nashville Predators.  Poco importa che i Preds siano poi arrivati fino a contendere la Stanley Cup ai Pittsburgh Penguins.
Sono state le modalità con cui si è pervenuti a questo swept che hanno preoccupato, non poco, a Chicago… Per la prima volta il giocattolo si è inceppato.

Il 21 giugno scorso si è saputo che la prossima stagione si dovrà fare a meno di Marian Hossa, alle prese con le cure per una malattia dermatologica degenerativa. Questa “grana” ha sicuramente complicato i piani dei dirigenti ‘Hawks.
Il problema del salary cup è la ragione per cui hanno scambiato Artemi Panarin con i Columbus Blue Jackets, per un “cavallo di ritorno”: Brandon Saad, che contribuì pesantemente alla conquista da parte dei Chicago Blackhawks della Stanley Cup nel 2013 da rookie e nel 2015.
Da questa trade gli ‘Hawks ci hanno guadagnato anche il goalie svedese Anton Forsberg, che farà da back up al titolare Corey Crawford, rinnovato per altre 2 stagioni, poiché il suo predecessore Scott Darling è stato scambiato con i Carolina Hurricanes.
Altro clamoroso ritorno a Chicago è stato poi quello di Patrick Sharp, di cui abbiamo già parlato in un articolo precedente. E per completare l’attacco, dal mercato dei free agent sono stati ingaggiati 2 giocatori di comprovata esperienza e costo modico come Tommy Wingels e Lance Bouma.
In difesa gli ‘Hawks hanno dovuto registrare sia il ritiro di Brian Campbell, che la perdita dell’ottimo Niklas Hjalmarsson, scambiato con gli Arizona Coyotes per il 24.enne pari ruolo Connor Murphy e per il centro Laurent Dauphin, che potrebbe rimpiazzare Marcus Kruger, scambiato con i Las Vegas Golden Knights e di Johnny Oduya, divenuto unrestricted free agent e quindi libero di accettare il più vantaggioso ingaggio offerto dagli Ottawa Senators.
La perdita di Panarin è un problema serio soprattutto per il power play dei Chicago Blackhawks, ma a parte l’addizione di talento ed esperienza di 2 fuoriclasse come Sharp e Saad, potrebbe anche essere l’occasione per consacrare definitivamente i giovani talenti “fatti in casa” Nick Schmaltz, Ryan Hartman, John Hayden, Tanner Kero e Michal Kempny.

About The Author

Related posts