Sulle note di “We are the champions” capitan John Parco, 39 anni ad Agosto, da 19 ad Asiago, alza il trofeo che vale lo scudetto 2009/2010 e si compie il “Miracle on ice atto secondo”!
Questo e’ in sintesi l’epilogo finale di una stagione che ha visto un Asiago trionfare sul tetto d’Italia in modo inaspettato, tanto quanto inaspettata era la vittoria degli Stati Uniti d’America contro l’Unione Sovietica alle Olimpiadi del 1980 dove tra le fila della squadra statunitense c’era proprio quel John Harrington, l’uomo dei miracoli che ha timonato la squadra giallorossa a raggiungere questo meritato traguardo. John Harrington che ieri ha lasciato, in via eccezionale, il ritiro della nazionale slovena, di cui ne sara’ la guida per i prossimi mondiali in Germania, per seguire gara 4 di finale scudetto dalla tribuna contro un Renon sceso in un Odegar sold-out con la seria intenzione di rovinare la festa agli stellati.
Tentativo che dura solo un tempo quello degli alto-atesini perche’ gia’ al secondo drittel l’Asiago ingrana la marcia play-off, quella delle 12 vittorie maturate contro Fassa, Valpusteria e Renon, e non ce n’e’ piu’ per nessuno: Ansoldi e compagni cadono sotto i colpi di “Ralph” Intranuovo, Dave Borrelli e Matteo Tessari e al 33,26 e’ 3 a 0 Asiago!
Lasciando stare la cronaca del match, andiamo alle sensazioni che questo trionfo lascia in casa Asiago. E’ un trionfo diverso da quello del 2001 per tanti motivi: il primo e’ che e’ stato conquistato in casa e se anche per scaramanzia nessuno si sbilanciava alla vigilia, in realta’ la festa era gia’ tutta pronta ed era vietato fallire: mega schermo sul piazzale dello stadio per accontentare le centinaia di tifosi che non hanno trovato spazio all’interno del palaghiaccio, fiaccole distribuite all’ingresso per creare un’atmosfera da favola alla presentazione dei giocatori con le luci dello stadio spente, fiaccole accese e dei fari bianco-rosso-verdi a illuminare il loro ingresso in pista, il trutto accompagnato da musica dal vivo a partire dalle ore 19.00, un’ora e mezza prima del fischio d’inizio. Insomma un’atmosfera surreale, da brivido, cio’ di cui i 2500 dell’Odegar avevano bisogno per ritrovare una squadra che negli ultimi quattro anni avevano perso. In realta’ sotto c’era un grande progetto, un progetto che avrebbe visto molti bassi e pochissimi alti e che si faceva fatica a digerire dopo lo scudetto del 2001 e le appassionanti finali contro i Vipers di Adolf Insam.
Ma la dirigenza, gli sponsor, e alcuni altri (pochi) fedelissimi ci hanno creduto e la giusta ricompensa e’ arrivata. Anni duri, di fatica, di amarezza, di tristezza: ricordiamo la scomparsa di Darcy Robinson; non solo gli asiaghesi, ma tutti gli appassionati di hockey e di sport in generale hanno ancora negli occhi l’immagine di un ragazzo che si spegne sul ghiaccio nel fiore della sua carriera e della sua giovinezza proprio contro il Renon, la squadra battuta in questa finale, come per dare continuita’ a quella partita e quindi, Darcy, questa vittoria e’ anche tua!
E’ il sessant’esimo, sirena finale, 5 a 2 Asiago: e’ scudetto! Il secondo quindi per questa societa’ che quest’anno compie 75 anni. Un traguardo storico e la felicita’, l’entusisamo, la tensione che si scioglie, le viviamo insieme ai protagonisti che sul ghiaccio non si trattengono piu’: via caschi, guanti, stecche, tutti verso Daniel Bellissimo, il goalie asiaghese determinante in questa stagione e non a caso premiato ieri come “Best player of the year” dalla Lega Hockey Ghiaccio.
Siamo alle premiazioni: Asiago vince il tricolore, Renon secondo e terzo Valpusteria, ritirano il premio alcuni giocatori della squadra brunicense in ritiro ad Asiago con la nazionale.
E poi? E poi la gran festa con l’invasione, pacifica, dei 2500 dell’Odegar che scendono sul ghiaccio ad abbracciare i loro beniamini che restano tutti in pista a soddisfare le esigenze di tutti tra festeggiamente, autografi e fotografie. Ci avviciniamo a Federico Benetti, questa la sua reazione: "incredibile davvero, non avrei mai pensato, per me e’ una delle soddisfazioni più grandi, innimaginabile"… Gli chiediamo se adesso si godrà un meritato riposo e lui: "ho appena ricevuto la notizia che sono stato convocato in nazionale, spero non mi abbiano fatto uno scherzo, se e’ cosi’ credo che mi ci vorra’ un bel po’ per riavermi da questa serata da sogno".
Poco piu’ in la’ Raffaele Intranuovo, vero mattatore di questa vittoria, per lui numerose presenze in NHL e DEL eppure, assediato da una decina di tifosi, ci dice: "un grande successo, una grande soddisfazione per noi ma anche per tutta questa gente… non mi sare mai aspettato una risposta cosi’ grande da questo pubblico e da questo paese, un paese che ha bisogno di hockey e sono orgoglioso de aver dato un contributo alla storia di questa squadra".
Tutta questa festa però ci fa sorgere anche qualche perplessita’: questo scudetto sara’ destinato a rimanere un episodio isolato oppure l’Asiago ha dato inizio a un ciclo?
Chi puo’ darci una risposta fidata se non il ds Renato Tessari che andiamo a strappare a un gruppetto di tifosi dai capelli più bianchi a testimoniare la passione di lunga durata. Tessari con grande fermezza ci rassicura all’istante: "io lo avevo detto ancora quattro anni fa che l’Asiago nel giro di al massimo cinque anni sarebbe tornato ai livelli dell’hockey che a questa squadra competono realmente. Io, il presidente Mantovani e tutto il direttivo avevamo un piano per questa squadra e lo abbiamo rispettato portandolo fino in fondo. La nostra tenacia e’ stata ricompensata e adesso il piano prevede di lavorare sempre nella stessa direzione per mantenere la squadra a questi livelli. Il roster di quest’anno e’ tutto riconfermato, diciamo al 95%, ci riserviamo un 5% per eventuali imprevisti durante l’estate, ma al 95% il prossimo anno vedrete giocare la stessa squadra di quest’anno con la voglia di stare ai vertici come quest’anno".
E con queste parole di conforto sui nostri dubbi lasciamo lo stadio dove per strada un tripudio di bandiere, di musica, di macchine che girano per il paese annunciano a quei pochi che non hanno partecipato alla festa, che l’Hockey Club Asiago e’ Campione d’Italia 2010!
Fonti delle foto: 1 e 2 www.tiellephoto.it, 3 www.tuttohockey.com, 4 www.asiagohockey.it