(daniele amadasi) Nonostante le singole perplessità, il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, previo avvallo del CIO (Comitato Olimpico Internazionale), ha varato in vista delle Olimpiadi invernali del 2026 la candidatura unica “MiToCortina”, unendo di fatto le forze fra le tre squadre olimpiche di Milano, Torino e Cortina.
Dopo le edizioni di Cortina 1956 e Torino 2006, valevoli rispettivamente per le edizioni numero VII e XX dei Giochi Olimpici Invernali, l’Italia ci riprova unendo le forze con una candidatura unica fra passato e futuro, coinvolgendo oltre a Cortina e Torino anche la città di Milano, che pur senza indicarlo, fungerà da locomotore e da principale traino per portare a destinazione l’assegnazione olimpica, oltre che ad essere già stata identificata come location per la disputa della finalissima del torneo di hockey su ghiaccio, la gara regina di tutti i giochi olimpici.
Tra il dire ed il fare c’è di mezzo in questo caso la montagna e tutto il versante alpino del Nord Italia da Ovest ad Est, per una programmazione che ha come primo step quello del settembre 2019 quando il CIO assegnerà l’edizione dei Giochi Olimpici Invernali del 2026.
Obiettivo primario della candidatura italiana “MiToCortina” quello di superare la concorrenza delle quattro rivali scese in campo, ovvero la Svezia con Stoccolma, il Canada con Calgary, la Turchia con Erzurum ed il Giappone con Sapporo, facendo pesare nella scelta finale anche la versione low cost della propria proposta varata con un tetto massimo di spesa di 400 milioni di €uro.
Per i prossimi 13 mesi via quindi al tifo ed al sostegno unico della candidatura italiana che noi come Tuttohockey.com abbiamo ribattezzato “MiToCortina”, nella speranza che il nostro hashtag #MitoCortina possa contribuire nel suo piccolo attraverso una capillare diffusione a livello social.
