(daniele amadasi) A sette mesi dalla decisione del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) sull’assegnazione dei Giochi Olimpici invernali del 2026, la corsa si è ridotta a sole due candidate, MilanoCortina e Stoccolma, considerando che Calgary ha alzato bandiera bianca.
A seguito del voto cittadino degli abitanti di Calgary che hanno bocciato, attraverso apposito referendum popolare, per ragioni economiche la candidatura della città canadese, la corsa all’edizione 2026 dei Giochi Olimpici Invernali è divenuta una questione tutta made in Europa, in versione Italia contro Svezia.
Uno sprint finale fra due realtà completamente diverse considerando oltre agli aspetti geografici anche quelli finanziario, considerando che il binomio MilanoCortina ridottosi dopo la scelta di Torino di autoescludersi dalla corsa comune, potrà contare anche sugli aiuti di Stato, mentre la svedese Stoccolma dovrà fare i conti in tasca solo con introiti privati.
Sette mesi di passione nel corso dei quali i promotori delle candidature di Italia e Svezia proveranno a superarsi nei sondaggi ed a rafforzare il loro peso politico, fondamentale nei voti e nella scelta finale del CIO, che con ogni probabilità dovrà alla fine vedere uno scontro fra due regioni, Lombardia e Veneto ed uno Stato, con la speranza patriottica italiana che l’esito finale sia diverso da quello dello spareggio mondiale di calcio datato novembre 2017.
