Milano-Cortina 2026: il fisiologico ritardo del PalaItalia e della Milano Hockey Arena

Milano-Cortina 2026: il fisiologico ritardo del PalaItalia e della Milano Hockey Arena

(daniele amadasi)  L’anticipo delle consegne dei lavori non è una peculiarità italiana, seppure pur correndo e facendo straordinari notturni e festivi alla fine le grandi opere ed anche i progetti relativi alla rassegna dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026 non stanno tradendo le aspettative delle cattive abitudini.

Al termine della 134.esima sessione del CIO a Losanna in Svizzera che aveva assegnato nel 2019 al binomio Milano-Cortina, l’allora Presidente dell’IIHF (International ce Hockey Federation) René Fasel sul ricordo di quanto visto a Torino nel 2006 dichiarò pubblicamente le proprie congratulazioni per la vittoriosa candidatura italiana e per il fatto che la città di Milano sarebbe risultata il palcoscenico dei tornei olimpici maschili e femminili di hockey su ghiaccio.
Peccato che per giocare ad hockey su ghiaccio occorrono degli impianti specifici e che ad oggi, a meno di due anni di distanza dal via della rassegna olimpica di Milano-Cortina 2026 (6-22 febbraio Giochi Olimpici Invernali, 6-15 marzo Giochi Paraolimpici) la situazione non sia proprio idilliaca.

La realizzazione del PalaSport Olimpico, denominato PalaItalia e destinato ad ospiterà le gare del torneo maschile di hockey su ghiaccio, procede a rilento oltre all’aumentare dei costi passati dagli iniziali 70 milioni di €uro agli attuali 90 M€.

Un PalaItalia che avrà una capienza di 15 mila posti a sedere e che sarà inserito nel nuovo progetto di riqualificazione del quartiere Santa Giulia in zona Rogoredo unitamente alla realizzazione di 4 mila appartamenti, un albergo, un centro commerciale con annessi uffici ed un parco urbano di quasi 380 mila metri quadrati. Situato nella zona sud-est di Milano e raggiungibile comodamente dalla tangenziale est il PalaItalia dista solo 10 minuti dall’aeroporto di Linate ed è a pochissimi minuti dalla stazione ferroviaria dell’alta velocità di Rogoredo.
Al polo opposto della città, in zona nord-ovest, verrà invece realizzata la cosiddetta Milano Hockey Arena, la seconda posta ghiaccio cittadina destinata ad ospitare il torneo olimpico femminile. Inizialmente prevista in zona Lampugnano al posto dell’abbondonato PalaSharp, la seconda arena del ghiaccio cittadina verrà realizzata a Rho Fiera Milano nelle aree che avevano ospitato la rassegna internazionale di Expo 2015.

Ritardi a parte, che riguardano anche la realizzazione del Villaggio Olimpico all’ex scalo ferroviario di Porta Romana, in aggiunta alla lievitazione dei costi complessivi della macchina olimpica che ha già superato quota 2,2 miliari di €uro, autorevoli fonti del Governo hanno tranquillizzato CIO e CONI sul fatto che fra 21 mesi la macchina olimpica milanese-ampezzana arriverà pronta per questa straordinaria avventura e che nella serata di venerdì 6 febbraio 2026, giorno nell’inaugurazione dei XXV Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026 in programma allo stadio Meazza in san Siro di Milano, i ritardi di oggi saranno solo un classico ricordo italiano … e noi lo speriamo !!!

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