Con la disputa della Supercoppa fra il Bolzano scudettato ed il Cortina detentore della Coppa Italia, in programma domani sera, prende ufficialmente al via la stagione 2012-2013.
Una nuova stagione hockeystica che non parte nel migliore dei modi per il movimento nazionale in considerazione della consueta mancanza di programmazione, di una massima serie sempre più semiprofessionistica e di un campionato cadetto ridotto oramai ad un torneo provinciale.
Premesse certamente non positive, ma almeno esistenti per riuscire quantomeno e con tanto ottimismo a vedere il bicchiere non vuoto.
La Serie “A1” rimane a dieci squadre, ritrova il Milano, conserva il Pontebba e vede il ridimensionamento del Bolzano che dopo anni di buco e bilanci in passivo ha deciso di tagliare i costi sia della prima squadra che del suo settore giovanile, con un Palaonda riempito in questa stagione dai ragazzini dei White Weasels, la seconda formazione del Bolzano.
La Serie “A2” conserva le proprie otto formazioni, di cui sette appartenenti alla provincia di Bolzano ed una sola, Pergine, a quello di Trento.
La Federghiaccio vedrà ripartire la selezione nazionale dalla Serie “B” mondiale, coccolandosi tutte le società sinora sopravvissute senza chiedere in periodo di magra null’altro e rimanendo in silenzio sul famoso ammanco di bilancio di 300’000 €uro del maggio 2011.
La LegaHockey dopo aver sdoganato la doppia lingua tedesca, abbandonato Milano e riabbracciato Bolzano prosegue nella direzione di una programmazione, ai più nemmeno nota.
Concordo che avere dieci delle diciotto formazioni appartenenti al movimento hockeystico nazionale tra Serie "A1" e "A2" residenti nella provincia di Bolzano sia un record, ma non posso sottolineare la miopia di allargamento di uno sport che, triveneto allargato a parte (Asiago, Alleghe, Cortina, Fassa, Pontebba e Pergine), vede la sola e restante presenza della lombarda Milano e della piemontese Valpellice.
Programmazione e promozione inesistenti vanno a pari passo con gli stessi personaggi che da vent’anni, per non dire trenta, dettano o dovrebbero farlo, le linee guide di un movimento che andrebbe riformato, con i fatti e non solo a parole.
Argomenti arcinoti, trattati da dodici anni in TuttoHockey.com (vedasino a riguardo i richiami ai precedenti Editoriali) attraverso articoli ed editoriali, a volte andati a buon fine ed a volte rimasti inascoltati, ma non per questo da non riproporre, seppure non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.
Purtroppo per noi amanti dell’hockey su ghiaccio, il nostro movimento oltre che di miopia soffre di sordità e quindi non ci resta, per ora, che accontentarsi di quel che passa il convento sperando prima o poi di poter finalmente scrivere di programmazione e di progetti reali.
Gli ultimi e più recenti Editoriali di TuttoHockey.com:
Giugno 2012: L’hockey italiano e la continua mancanza di programmazione .
Novembre 2011: Si scrive LegaHockey, si legge Sindacato altoatesino e zone limitrofe .
Settembre 2010: Al via la nuova stagione del ghiaccio .
Novembre 2009: L’hockey ghiaccio in Italia: quale futuro con questi numeri? /2
Novembre 2009: L’hockey ghiaccio in Italia: quale futuro con questi numeri? /1