La trasferta magiara per la nazionale azzurra è terminata nel migliore dei modi e con un ritorno immediato nell’elite mondiale.
Gli accenni di un cambiamento di rotta si erano visti molto bene al torneo di qualificazione olimpico, ora la conferma dell’azzeccata scelta di Pokel alla guida degli azzurri.
Chissà se alla Federghiaccio ci si è resi conto dell’enorme chance buttata via mandando al torneo di qualificazione una squadra con un allenatore nuovo e senza nemmeno una partita di preparazione mentre la trasferta ungherese pare essere stata programmata e preparata in tutt’altro modo.
Bene, se possiamo rallegrarci, c’è da sperare che la preparazione per i mondiali 2014 a Minsk in Bielorussia sia adeguatamente programmata visto che c’èun abisso fra la Top Division e la Prima Divisione Gruppo “A”.
Su ciò ci sarebbe a discutere in quanto una Top Division a 16 squadre davvero non pare capibile dal punto di vista sportivo essendo al suo interno spaccato in almeno due, se non tre gruppi riguardo ai valori sportivi, ma si sa che la Iihf non è insensibile a tenere un torneo lunghissimo che porta denaro in termini di diritti televisivi.
Ecco, parliamo di televisione. Vogliamo fare un po’ la sintesi del mondiale magiaro: due partite, quelle contro Corea del Sud e Giappone non trasmesse, una in diretta contro la Gran Bretagna, quella decisiva contro l’Ungheria in differita, l’ultima, contro il Kazakhstan e comunque ininfluente ai fini della nostra promozione già acquisita, ammetto di non saperlo neanche visto che ero fin troppo arrabbiato. Piccolo particolare: non mi risulta, ma posso sbagliarmi, sia stato nemmeno comunicato che alcune partite dell’Italia sarebbero state trasmesse.
La domanda sul perchè non sia stata trasmessa neanche una partita del torneo di qualificazione olimpica mi pare non abbia mai ricevuto una risposta. Ora veniamo al, a mio avviso, disastro televisivo ungherese.
Premesso che non si sa quanto siano costate le partite (misteri televisivi questi dei diritti, manco fossero argomenti top secret), ma, domanda diretta a “Sportitalia”, avere i diritti e non trasmettere la partita contro l’Ungheria in diretta non l’ha capito davvero nessuno.
Certo, gli incontri contro coreani e giapponesi potevano anche essere una “pizza” ma mi chiedo se questo è il modo corretto per diffondere l’hockey in Italia.
Ma forse la domanda andrebbe rivolta alla Fisg, che, a quanto pare, continua imperterrita a sottovalutare o a non considerare questi aspetti. E così si comporta da oltre un ventennio, beninteso. Pensare ad uno streaming su RaiSport, anche con le sole immagini e audio live, costava così tanto?
Già che ci siamo, non sarebbe meglio che la Lega Hockey, se ha interesse a diffondere questo sport che prossimamente avrà difficoltà non indifferenti nel gestire i campionati di Serie “A1” e “A2” fra problematiche economiche e squadre che sono sul procinto di sparire, non possa comprendere nel pacchetto televisivo anche le partite della nazionale?
Infatti, non ha senso che si trasmetta l’hockey per tutta la stagione, anche se sui commenti alle partite qualcosa ci sarebbe da dire e ridire ma l’ha fatto con un commento senza giri di parole e diretto come una sciabolata affilatissima il giornalista Kurt Platter del giornale in lingua tedesca “Dolomiten” qualche giorno fa, se poi la nazionale viene poi oscurata. Con tanto dispiacere dei molti tifosi non solo delle squadre di campionato ma anche sparsi nel resto d’Italia. E con buona pace dell’immagine dell’hockey.
Certo che essere nel 2013 e dover continuare a scrivere di questa tematica dell’hockey su ghiaccio in tv, fa veramente cascare le braccia.