Hockey Club Milano Rossoblu: futuro cercasi

Hockey Club Milano Rossoblu: futuro cercasi


(daniele amadasi)  All’indomani del comunicato stampa emesso sul proprio sito ufficiale (www.hockeymilano.it), in casa Hockey Milano Rossoblu si cerca di dare credito al “processo di riorganizzazione societaria volto a mettere in atto un progetto pluriennale per garantire una progressiva crescita del movimento dell’hockey a Milano”.

Mea culpa mediatico a parte espresso nel “riconoscendo gli errori gestionali e nei rapporti col pubblico del recente passato”, la dirigenza milanese ha sottolineato la volontà “di far tesoro dell’esperienza assimilata e creare le premesse per rilanciare tutto l’ambiente in piena trasparenza e condivisione delle progettualità con tutte le componenti del nostro mondo incluso l’imprescindibile rapporto col tifo che è già stato avvicinato e coinvolto”.
Progetto che “dovrà partire dal basso ma guarderà lontano con l’obiettivo minimo legato al 2026 e strutturarsi per garantire la continuità oltre quell’importante data per Milano” cercando logicamente di sfruttare l’onda lunga dell’assegnazione al binomio Milano-Cortina delle Olimpiadi Invernali del 2026.

Parole e comunicati a parte gli appassionati di hockey su ghiaccio milanese, attendono i fatti ed allo stato attuale, dopo solo una stagione trascorsa in Alps Hockey League con un deludentissimo penultimo posto nonostante i cinque anni di garanzia al progetto, hanno visto la cessione del titolo sportivo della prima squadra ad una nuova società, il Milano Bears (iscrittasi al campionato italiano di Serie “C” ridenominato Prima Divisione) e la riconferma del dimensionamento del settore giovanile.
Difatti nel corso della prossima stagione l’HC Milano Rossoblu a livello juniores sarà indipendente solo con le squadre under-9 ed under-11, mentre disputerà in versione unificata e combinata con altre società lombarde (Varese, Como e Chiavenna) i campionati under-13, under-15 ed under-17.

Questo lo stato attuale dell’hockey su ghiaccio milanese, passato nel giro di un anno dalla stabilità nazionale, al sogno internazionale, tramutatosi però ben presto in una brusca realtà ed in un incubo dal quale non sarà proprio semplice uscire.

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