Sarà un caso, ma siamo in Italia e soprattutto abbiamo a che fare con gente e dirigenti dell’hockey su ghiaccio che conosciamo purtroppo da trent’anni e quindi possiamo anticiparvi che quello che andremo a scrivere è molto vicino alla realtà e ad una scomoda realtà.
Ma andiamo in ordine facciamo due passi avanti segnalando che TuttoHockey.com per una stagione intera si è schierata a favore dei Vipiteno Broncos, dopo l’assurda bocciatura alla promozione d’ufficio in massima serie da parte del club altoatesino, semplicemente perché non affiliato al Sindacato LegaHockey.
Salita "A1" da parte dei Broncos riuscita però al termine dello scorso campionato cadetto, seppure l’impresa della formazione sia stata quasi del tutto negata a livello giornalistico dallo stesso sito internet della Lega Hockey, che invece di "festeggiare" la vittoria della "A2" del Vipiteno ha preferito elogiareil secondo posto del Valgardena, letteralmente spinto alla finale promozione nonostante l’impiego irregolare nella serie di semifinale di un portiere straniero.
Poi questa estate la Lega Hockey è stata di fatto trasferita più o meno forzatamente da Milano a Bolzano e come per magia le carte in tavola sono cambiate, tant’è che anche il Vipiteno è tornato ad essere considerato una società amica dell’ambiente altoattesino, a scapito di un altro club provinciale, quel Bolzano White Weasels costretto a mettere nel cestino l’accordo in corsa da un anno con i Broncos e ripartire da zero firmando un contratto di farm-team e collaborazione sportiva con la veneta Asiago.
Dal primo al secondo passo nell’intermezzo di due stagioni hockeistiche, con la LegaHockey protagonista insieme alla Rai nel mettere da parte Valpellice Bulldogs ed Aquile Pontebba dalla presenza della televisione di stato al PalaCottaMorandini ed al PalaVuerich.
Il contendere? L’assurda querelle messa in scena dal Vipiteno Broncos e sostenuta dalla nuova LegaHockey made in Bolzano, nei confronti delle squadre che pur nel rispetto del regolamento Federghiaccio in ambito di tesseramento giocatori stranieri che dir si voglia non seguono le indicazioni del “gentle agreement” sottoscritto tra il Sindacato LegaHockey e le società ad esso iscritte, riguardante l’autoriduzione dei transfer-card da schierare sul ghiaccio.
Così dal 22 settembre al 17 novembre le telecamere di Rai Sport nelle sette dirette della Serie “A1” e nella finale della Supercoppa Italiana sono state presenti due volte ad Asiago ed una volta a testa a Collalbo (Renon), Bolzano, Canazei (Fassa), Alleghe, Cortina e Brunico (Valpusteria). Fuori dal primo giro televisivo di dirette casalinghe Pontebba, Valpellice e Vipiteno, con quest’ultimo rientrato però nel secondo palinsesto, diramato attraverso apposito comunicato stampa e sulla base degli accordi presi fra LegaHockey e Rai. Programmazione che tra il 24 novembre ed il 12 gennaio vedrà le telecamere della televisione di stato presente sulle tribune dei palaghiacci di Fassa, Alleghe, Bolzano, Cortina, Renon, Vipiteno, Valpusteria ed Asiago. Otto dirette con seconda esclusione da Torre Pellice e da Pontebba e con la notizia che il terzo giro di messe in onda ripartirà il 26 gennaio 2012 da Canazei.
Evidenza a parte (seppure va segnalato che in video la Valpellice è apparsa una volta nella sfida contro il Fassa trasmessa da Canazei lo scorso giovedì 13 ottobre, il Vipiteno nel match disputato il 27 ottobre ad Asiago ed il Pontebba addirittura in due occasioni, il 20 ottobre ad Alleghe ed il 3 novembre a Cortina), oltre a sottolineare che la Rai è una televisione di stato e che il canone lo pagano anche i cittadini italiani di Torre Pellice e di Pontebba, rimane solo da analizzare la miopia ed il voler tornare da parte di certi organi ad essere protagonisti in maniera del tutto errata.
Negli anni novanta l’hockey italiano ha dovuto convivere con una Federghiaccio che per fermare l’avanzata sportiva della Milano dell’hockey si inventava modifiche di regolamento, designazioni arbitrali da federazioni estere di madrelingua tedesca, accettava le dimissioni di un intero staff per impedire ricorsi sportivi e distribuiva squalifiche a giocatori ed a ghiacci di gara come se fossero soldi del Monopoli.
Due anni fa non si è consentito al Vipiteno di salire in “A1”, l’anno scorso si è fatto di tutto ed oltre ogni regolamento per spingere il Valgardena alla finale play-off della Serie “A2” e quest’anno con mezzi alternativi si vogliono colpire il Valpellice Bulldogs e le Aquile Pontebba, quest’ultime ree solo di essere in disaccordo sull’idea di cambiare in corsa un regolamento federale con valore biennale e con scadenza a fine stagione sportiva 2011-2012 (riduzione da parte della LegaHockey dal numero di dieci a quello di nove stranieri tesserabili, di cui solo sette schierabili, adducendo come motivazione la crisi economica delle società).
Di altro, escludendo il pensiero irrepetibile per l’ennesima vicenda scandalosa che stiamo vedendo, da dire non abbiamo, soprattutto perché ci piacerebbe a questo punto sentire anche cosa avrebbero da dire i responsabili della LegaHockey o della Federghiaccio, qualora anche questa si senta chiamata in causa. Oppure di chiunque si senta coinvolto e tirato in mezzo da questo articolo, inclusa la persona che ha permesso di fare andare in onda in lingua tedesca la classifica del campionato italiano di hockey su ghiaccio.