(daniele amadasi) Incredibile ma vero, seppure trattandosi della Federghiaccio italiana non dovremmo più stupirci di nulla. Nella stagione in cui la Serie “A” è stata svenduta attraverso la creazione dell’Alps Hockey League alle seconde serie estere di Austria e Slovenia e la Serie “B” ha dovuto forzare la mano con le proprie squadre per dare un identità nazionale al campionato auto rinominandolo “Italian Hockey League” obbligando di fatto la stessa Federghiaccio a ricreare la Serie “C”, viene ufficializzato che l’attuale Presidente Federale ed il suo gruppo di lavoro (?!) stanno vagliando la richiesta di iscrizione al campionato di terza serie della Mentana SSD Sport Ghiaccio Mezzaluna.
Con la pochezza di squadre presenti fra Serie “A” (8), “B” (12 + una seconda squadra di AHL) e “C” (7 + 2 seconde squadre di Serie “B”) sul territorio nazionale e con un’inesistente idea embrionale di sviluppo e di ampliamento del nostro movimento hockeystico, possiamo permetterci di vagliare la posizione di un club che ha fatto richiesta di iscrizione alla Serie “C”, solo perchè a livello geografico è posizionata nel Lazio, sotto il Po?
A mio modo di vedere, l’iscrizione del Mentana, andava avvallata ed accettata subito, senza pensarci un secondo, anzi magari ringraziando i dirigenti del club laziale per la fiducia concessa e per lo sforzo economico preventivato considerando a quello che sarebbero andati in contro, visto che la squadra più meridionale della Serie “C” ha sede in pianura padana.
Invece no, la posizione e la richiesta di iscrizione della Mentana SSD Sport Ghiaccio Mezzalunasono al vaglio della Federghiaccio, che magari sta cercando di proteggere i timori di chi pensa ai costi delle trasferte, dimenticandosi che esistono forme diverse tra le singole andate e ritorno, con la disputa di più gare nell’arco di un fine settimana oppure dell’organizzazione delle cosiddette giornate a concentramento. Timori che magari non esisterebbero nemmeno considerando che l’attuale terza serie italiana vede la presenza di nove squadre, cinque nel Girone “Ovest” (Diavoli Rossoneri Sesto San Giovanni, Real Torino, Pinerolo, Valpellice ed Gladiators) e quattro nel Girone “Est” (le seconde squadre di Vipiteno e Valgardena, Laces e Pieve di Cadore) e che da una brevissima indagine l’eventuale quinto posto nel raggruppamento orientale sarebbe stato accettato senza problemi da almeno tre club e con il Pieve di Cadore in prima fila a quanto mi è noto, spostando il pensiero dalla tasca del pantalone all’importantissima occasione di crescita e sviluppo geografico capitata, diciamolo apertamente, per grazia ricevuta all’intero movimento hockeystico.
Persa con ogni probabilità l’occasione di avere un 28.esimo club di hockey su ghiaccio disputante un campionato senior, senza contare le tre seconde squadre iscritte tra Serie “B” e Serie “C”, attendiamo l’esito del vaglio federale, seppure a livello di bookmakers non è stata quotata l’opzione “domanda del Mentana respinta per mancanza di altre squadre situate nel Centro Italia”.