È una Valpellice perfetta, a cui non si saprebbe chiedere di più: quella che vince le Final Four di Coppa Italia (Torino, 12-13 gennaio), e si inserisce nella storia dell’hockey in Italia è una squadra con mentalità vincente, che sa applicarsi in vista di un obiettivo.
Soprattutto è una squadra che usa la testa e la calma, e di questa caratteristica bisogna dare atto in primo luogo al tecnico Mike Flanagan e all’assistant coach, anche direttore sportivo, Fabio Armani. Perché non è stato facile, arrivare a questa vittoria.
Prestazioni non sempre esaltanti in regular season, in particolare nel secondo girone di ritorno, cinque sconfitte consecutive, sia pure spesso e volentieri ai rigori o all’overtime. Sembrava sempre che mancasse qualcosa.
In realtà, giudicando adesso le ultime prestazioni, anche casalinghe in campionato, si capisce che nuove soluzioni, nuovi schemi erano studiati con costanza, anche se, forzatamente, non subito potevano "girare" a regime. Nuovi sistemi erano ancora in fase di assimilazione da parte dei giocatori: è stato merito dello staff tecnico, e probabilmente dei giocatori di maggior carisma, non perdere la concentrazione quando i risultati non venivano: l’obiettivo numero uno era alle viste, e adesso si è concretizzato. Basti tener presente le uscite di zona realizzate in semifinale contro il Valpusteria. una tranquillità degna di nota.
Un altro esempio? La consapevolezza, in semifinale e in finale, che quando sei a fine cambio, e il fiato scarseggia, bisogna saper rinunciare all’azione offensiva, anche se si preannuncia ghiotta: è segno di lucidità sapersi fermare e andare a cambiare.
Altro esempio ancora? Non cadere nelle provocazioni, che invece erano state una costante delle ultime prove (con ricaduta immediata, penalità, diffide e squalifiche, a mettere a dura prova un organico indebolito dalla perdurante assenza di Paul Baier).
Insomma, si vince con la testa e con la disciplina tattica, oltre che coi muscoli e con l’inventiva tecnica. Questa l’ha dispiegata tutta in pista Rob Sirianni, autore di una due giorni memorabile (6 goal e un assist), ma i segnali sono stati anche altri: nella giornata iniziale un Brodie Dupont che non aveva potuto allenarsi appieno per gli strascichi di qualche acciacco, ha evitato di correre rischi "da solista", non ha cercato grandi giocate individuali e si è messo al servizio della truppa; lo stesso discorso va fatto, soprattutto per la finale, per un Anthony Aquino mai visto così altruista e interessato alla concretezza (non ha rinunciato ai preziosismi stilistici, ma quando non c’erano le condizioni per finalizzare, le sue discese disco in punta di stecca hanno sempre ottenuto lo scopo di far passare i secondi in momenti decisivi).
Davvero, un premio a chi ha lavorato così bene sulla mentalità, un pregio, tra l’altro, che fa ben sperare per il prosieguo del campionato, a partire dal master round che prende il via govedì.
La gara finale contro l’Alleghe si apre con un bellissimo pubblico nell’impianto torinese (3’000 gli spettatori stipati sulle tribune del PalaTazzoli, ndr), la gara può essere equilibrata, pochi i punti di divario in classifica tra quarta e quinta, due vittorie ciascuno, sempre in casa.
Ma la Valpe, come quella del giorno prima, cerca di cominciare vincendo a freddo, e dopo 18” è già Sirianni a battere Adam Dennis. A metà tempo l’Alleghe si fa sotto, ritmo indiavolato (potranno reggere così le due squadre?), ma poi è di nuovo il portierone dei veneti a essere chiamato in causa. Il collega Parise regala qualche brivido accennando a una reazione nei confronti di Veggiato, che l’ha toccato. A 14’32” arriva il pareggio con deviazione di Alberto Fontanive; ma basta poco perché capitano Johnson, in power play tiri una staffilata delle sue: viene assegnata la deviazione vincente a Dupont. Neanche tre minuti e in diagonale da sinistra è Florian Runer a trovare il tiro di polso che sorprende Dennis. 3-1 dopo il primo drittel.
Nel secondo tempo Nate Di Casmirro si invola, passata la blu, verso il fondo pista, alza lo sguardo e serve per l’accorrente Sirianni che non sbaglia: ancora una volta la Valpe avvia il tempo con un colpo micidiale a freddo; infatti Tom Pokel chiama subito time out. Si alternano penalità per falli anche duri ma non cattivi, la partita fila, ben diretta dalla coppia Benvegnù-Gamper. Nick Anderson e subito dopo Nicola Fontanive vengono puniti: come in altre due-tre occasioni, si vedono fulminei rivolgimenti di fronte nel gioco in quattro contro quattro. Negli ultimi secondi di superiorità, rientrato Anderson, Sirianni gira dietro porta in senso antiorario, trovandosi così il disco sul lato giusto (destro) della stecca e alzandolo nel sette: fa 5-1. Ma prima che il tempo finisca, le civette accorciano: tiro di Matt Waddel impressionante, deviazione probabile di Vince Rocco (gol speculare a quello costruito da Johnson-Dupont): 5-2. Il tempo si chiude con due penalità ai danni della Valpe: sei uomini in pista e colpo di bastone (evitabile) di Dupont.
Il tre contro cinque ricomincia nella terza frazione e Jordan Parise deve capitolare di fronte a Jeffs Lo Vecchio, ben smarcato: 5-3. Dall’altra parte Dennis mostra il suo momento migliore bloccando i tre tiri in azioni consecutive di Brian Ihnacak, Ralph Intranuovo e Trevos Johnson. Negli ultimi dieci minuti, come si conviene a una vera finale, succede di tutto: gran ritmo, gioco duro (ma non particolarmente falloso, più che altro scorrettezze reciproche e praticamente nulle le contestazioni), errori, capovolgimenti di fronte, dischi persi. Ancora una penalità per troppi uomini in pista, ma ormai mancano meno di cinque minuti. A due dalla fine, esce Dennis, ma pochi secondi dopo Sirianni intercetta un passaggio, sale pochi colpi di pattino e trova lo spiraglio, aggiungendo al proprio repertorio torinese anche il gol a porta vuota. Ora sono tutti in pista, anche la quarta linea, c’è Stefano Coco che il pubblico ha già salutato con grande affetto negli ultimi minuti contro il Valpusteria (due mesi e mezzo dopo l’asportazione della milza!), c’è Matteo Mondon Marin, che in campionato ha potuto fare solo una partita e ha lottato con il protrarsi di un infortunio: ed è proprio lui a deviare un tiro incrociato di Martino Durand Varese. È la linea torrese, siamo in pieno libro Cuore.
Se le due squadre erano tecnicamente vicine, e anche in classifica di regular season lo erano, in una partita secca era destino che vincesse chi aveva più fame. Ma fame non esclude ragionamento, e questa è una squadra che ragiona, guidata da uno staff tecnico di ottimi professori.
Così nella Final Four di Coppa Italia (PalaTazzoli Torino, 12 e 13 gennaio 2013).
Prima semifinale: Alleghe – Renon 3-2 ds (0-1, 0-0, 2-1; 1-0); marcatori: 18’46" Dan Tudin 0-1, 48’28" Vince Rocco 1-1, 54’57" Greg Jacina 1-2, 59’53" Nicola Fontanive 2-2, 61’31" Daniele Veggiato 2-3.
Seconda semifinale: Valpellice Bulldogs – Alleghe 5-1 (2-0, 3-1, 0-0); marcatori: 03’49" Rob Sirianni 1-0, 13’37" Rob Sirianni 2-0, 20’49" Joe Jensen 2-1, 23’57" Nate Di Casmirro 3-1, 27’19" Brian Ihnacak 4-1, 34’50" Brian Ihnacak 5-1.
Finalissima: Valpellice Bulldogs – Alleghe 7-3 (3-1, 2-1, 2-1); marcatori: 00’18" Rob Sirianni 0-1, 14’22" Alberto Fontanive 1-1, 16’05" Brodie Dupont 2-1, 17’21" Florian Runer 4-1, 20’49" Rob Sirianni 4-1, 31’50" Rob Sirianni 5-1, 38’49" Vince Rocco 5-2, 40’36" Jeff Lo Vecchio 5-3, 58’22" Rob Sirianni 6-3, 58’54" Matteo Mondon Marin 7-3.
La formazione dell’Hockey Club Valpellice Bulldogs vincitrice della Coppa Italia 2013.
Portieri: Jordan Parise ed Andrea Rivoira.
Difensori: Florian Runer, Andrea Schina, Nick Anderson, Trevor Johnson e Slavomir Tomko.
Attaccanti: Rob Sirianni, Brian Ihnacak, Marco Pozzi, Nate DiCasmirro, Brodie Dupont, Pietro Canale, Ralph Intranuovo, Alex Silva, Anthony Aquino, Paolo Nicolao, Martino Durand Varese, Stefano Coco e Matteo Mondon Marin.
Allenatore: Mike Flanagan
Fonte Fotogallery Final Four di Coppa Italia: Ufficio Stampa Valpellice Bulldogs
L’albo d’oro della Coppa Italia:
1973-1974: SG Cortina
1974-1975: SG Cortina
1991-1992: Asiago Hockey
1998-1999: HC Courmaosta
2000-2001: Asiago Hockey
2001-2002: Asiago Hockey
2002-2003: HC Milano Vipers
2003-2004: HC Bolzano Foxes
2004-2005: HC Milano Vipers
2005-2006: HC Milano Vipers
2006-2007: HC Bolzano Foxes
2007-2008: HC Aquile FVG Pontebba
2008-2009: HC Bolzano Foxes
2009-2010: SG Renon
2010-2011: HC Valpusteria
2011-2012: SG Cortina
2012-2003: HC Valpellice Bulldogs