Qui Coppa Italia: trionfa il Cortina ai rigori contro il Bolzano

Una finale che ha richiamato i tempi di un hockey eroico dove le sfide fra Bolzano e Cortina erano una “classica” dell’hockey tricolore. Una finale inusuale, dopo le aspettative della vigilia che davano il Valpusteria il favorito ad entrare in finale e pure alla vittoria, ma si sa che nelle gare secche tutto può succedere e davvero tutto è successo.
La Coppa Italia 2011-2012 veste i colori biancoazzurri e se ne va all’ombra delle Tofane dopo una gara avvincente, dapprima nelle mani degli ospiti, poi con il Bolzano che ribalta le sorti dell’incontro, poi un’altra volta la truppa di Mair acciuffa l’extratime a tredici secondi dalla fine e si impone nella lotteria dei rigori. Tutto si è visto dunque in questa finale che ha tenuto sulle spine i tifosi di casa (per la verità davvero non numerosi al Palaonda assieme ad una piccola rappresentanza ampezzana, ma non è stata nemmeno una scelta azzeccata quella di disputare la finale quando c’era la concorrenza del derby calcistico meneghino), che hanno mugugnato non poco alla fine del periodo centrale, ma che si sono riappacificati con il proprio team in un terzo tempo inimmaginabile. Ma il Cortina, come ha sorpreso i lupi pusteresi, ha fatto altrettanto con le volpi bolzanine.
E così il vero vincitore, oltre al team ampezzano, si chiama soprattutto Stefan Mair che ha conquistato il trofeo battendo la squadra che aveva allenato nella scorsa stagione e nello stadio che lo aveva visto nella sua fase iniziale della carriera e dove non gli si era dato molto credito, col senno di poi una scelta davvero improvvida considerando quanto egli ha fatto con Fassa, Valpusteria, ed ora con il Cortina, risollevandolo da quell’ultimo posto in classifica della scorsa stagione nella quale il team ampezzano saltò l’appuntamento con i play-off.

La squadra ampezzana si è presentata, infatti, estremamente quadrata e disciplinata ed ha messo alle corde subito i padroni di casa che anche nella sfida con l’Alleghe avevano evidenziato diversi problemi sia di coesione, con imprecisioni nei passaggi e schemi non molto lucidi. Se la semifinale è stata vinta in un duello a distanza fra i due portieri Matta Zaba (Bolzano) ed Adam Dennis (Alleghe), di certo il Cortina si è dimostrato di tutt’altra caratura. Veloce, sempre pronto a partire in contropiede e con linee omogenee, che hanno fatto venire i capelli dritti più di una volta alla difesa biancorossa. E con un attacco che gira sì, ma appare troppo intento a cercare raffinatezze su troppi passaggi coniugati ad un’evidente imprecisione nei tiri, e mettiamoci pure anche un po’ di sfortuna assieme alla bravura di Jean-Philippe Levasseur, che ha detto non poche volte di no agli attaccanti di casa.
Non c’è dubbio che il gol in apertura di Francesco Adami, abilissimo a mettere sotto la traversa un tiro ravvicinato in un’azione di contropiede su assist di Andrea Moser, abbia condizionato il comportamento del Bolzano, che si è ritrovato subito ad inseguire e a dover fare i conti con la già accennata difficoltà ad andare in rete, peraltro scontrandosi anche con una difesa ampezzana ben disposta e pericolosissima a lanciare in contropiede i propri attaccanti su cui spesso Matt Zaba ci ha messo la classica pezza. E la seconda doccia fredda, pure qui in apertura del drittel centrale per opera di Ryan Menei su assist di Rob Henninger e dal punto di vista tattico per il Bolzano la strada si è fatta ancor più in salita evidenziando le difficoltà già accennate.
Nell’ultima frazione il pubblico di casa era quasi rassegnato quando l’accorcio ad opera di Mark McCutcheon (tiro rasoghiaccio angolatissimo scoccato quasi dalla balustra su assist di Anton Bernard e Derek Edwardson), che si è infilato alla destra di Levasseur, ha fatto esplodere la gioia dei tifosi di casa e le speranze di riacciuffare le redini dell’incontro. Cosa che è avvenuta dopo neanche quattro minuti in superiorità numerica (fuori David Bowman per ostruzione) con un tiro quasi simile al primo gol messo a a segno di potenza da Stefano Giliati (assit di Jordan Knackstedt e Josh Meyers). Il Bolzano ha così trovato convinzione e coraggio ed è stato il Cortina ad essere messo alle corde dal ritrovato team biancorosso. E l’entusiasmo ha fatto sì a quattro minuti dal termine i padroni di casa ribaltano il risultato con la rete di Marco Insam, abile ad insaccare un disco su ribattuta, su assist di Stefan Zisser e Christian Walcher. Peccato che la terza rete non abbia consigliato di portare avanti un gioco più convinto e deciso, ma con lo scorrere dei secondi si è lasciato fin troppo spazio agli ampezzani tornando al consueto gioco mancante di precisione quando si trattava di controllare la partita seppur con il minimo scarto. Poi tutto avviene negli ultimi 40 secondi. A 38” dal termine esce Levasseur, a 27” time-out chiamato da coach Mair e a 13” dal termine Curtis Fraser, grazie anche ad un mancato disimpegno della difesa biancorossa, trova la bordata giusta per superare Zaba e riportare in pareggio le sorti della partita, un po’ come successo col Valpusteria, e con la frase “Non ci posso credere!” del presidente ampezzano Sandro Moser in tribuna stampa a sottolineare la sua personale sorpresa di un pareggio quasi insperato mentre ai tifosi bolzanini è rimasto l’urlo in gola per la possibile vittoria ai tempi regolamentari.
Dunque un déjà vu che ha fatto fare gli scongiuri a molti pensando a quello che era successo il giorno prima nella prima semifinale. L’overtime non ha portato però frutti, le squadre si sono mostrate assai guardinghe, anche se i biancorossi hanno cercato di premere di più per evitare la lotteria dei rigori, alla quale però si è poi giunti. E qui, di fronte agli errori di Knackstedt e Mac Gregor Sharp, il Cortina ha risposto con la rete di Menei, l’errore di Luca Felicetti, ed il terzo rigore decisivo messo a segno da Jonas Johansson. A seguire la gioia incontenibile dei giocatori ospiti e la bruciante delusione stampata sui visi dei giocatori di casa e, facilmente immaginabile, anche dei vertici del club bolzanino oltre che del pubblico.
Così la Coppa Italia si tinge di biancoazzurro e l’albo della manifestazione per il settimo anno consecutivo vede un’altra formazione affermarsi. Mentre al Bolzano, organizzatore del torneo, rimane l’amaro in bocca di aver perso un’altra occasione in casa per poter conquistare tale trofeo che viene mancato ormai dal 2009. 

Così nelle semifinali di sabato 14 gennaio 2012.
Cortina – Valpusteria 2-1 ds (0-0, 0-0, 1-1; 1-0);
marcatori: 58’20" Max Oberrauch 0-1, 59’25" Ryan Menei 1-1, 63’21" Mark Isherwood 2-1.
Bolzano Foxes – Alleghe 1-0 (0-0, 1-0, 0-0); marcatore: 31’07" Jordan Knackstedt; shootout di Matt Zaba.

Così nella finalissima di ieri, domenica 15 gennaio 2012.
Bolzano Foxes – Cortina 3-4 dr (0-1, 0-1, 3-1; 0-0; 0-1);
marcatori: 02’00" Francesco Adami 0-1, 22’44" Ryan Menei 0-2, 41’44" Mark McCutcheon 1-2, 45’20" Stefano Giliati 2-2, 57’02" Marco Insam 3-2, 59’47" Curtis Fraser 3-3; 70’00" rigore decisivo di Ryan Menei 3-4.
Formazione Bolzano: Matt Zaba (Günther Hell); Brandon Rogers, Josh Meyers, Alexander Egger, Christian Borgatello, Anti Bruun, Andrea Ambrosi e Daniel Fabris; Stefano Giliati, Jordan Knackstedt, Mac Gregor Sharp, Marco Insam, Derek Edwarson, Mark McCutcheon, Anton Bernard, Stefan Zisser, Enrico Dorigatti, Christian Walcher. Allenatore: Adolf Insam
Formazione Cortina: Jean-Philippe Levasseur (Renè Baur); David Bowman, Mark Isherwood, Luca Zandonella, Jan Öberg e Luca Zanatta; Curtis Fraser, Rob Hennigar, Jonas Johansson, Luca Felicetti, Giorgio De Bettin, Ryan Menei, Francesco Adami, Andrea Moser, Denis Soravia, Andrea Baldo e Christian Menardi. Allenatore: Stefan Mair

L’Albo d’oro aggiornato della Coppa Italia
1973/74: SG Cortina
1974/75: SG Cortina
1991/92: Asiago Hockey
1998/99: HC Courmaosta
2000/01: Asiago Hockey
2001/02: Asiago Hockey
2002/03: HC Milano Vipers
2003/04: HC Bolzano
2004/05: HC Milano Vipers
2005/06: HC Milano Vipers
2006/07: HC Bolzano Foxes
2007/08: IHC Aquile FVG Pontebba
2008/09: HC Bolzano Foxes
2009/10: SG Renon
2010/11: HC Valpusteria
2011/12: SG Cortina

Fonte della foto di copertina e della galleria: Ufficio Stampa Lega Hockey

 

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