Qui “A1”: Bolzano Campione d’Italia 2008-2009

Gara-4 Finale Scudetto 2008-2009: Bolzano  Renon 7-3 (3-2, 1-1, 3-0).
Marcatori: 2’16” Zisser (1-0), 2’33” Corbeil (1-1), 3’19” Schaafsma (2-1), 6’41” R. Ramoser (3-1), 10’05” Scelfo (3-2), 47’19” Olson (4-2), 9’08” Mather (4-3), 47’12” Borgatello (5-3), 49’51” Dorigatti (6-3), 57’01” Corupe (7-3).
Serie chiusa sul 4-0 a favore dell’HC Bolzano Foxes, Campione d’Italia 2008-2009

Il Bolzano vincendo la quarta partite della serie finale ha riconfermato al Palaonda il titolo tricolore e si è cucito addosso il diciottesimo scudetto della propria storia.
Un’affermazione che premia la squadra del presidente Knoll per la compattezza e per l’organico davvero competitivo, soprattutto per le scelte azzeccatissime degli stranieri, che è stato schierato dal duo Helle-Dumont. Una partita più aperta delle precedenti due, con molte reti, ma con un Renon che ancora credeva nella chance di poter prolungare la serie. Ma contro questo Bolzano non c’è stato nulla da fare, soprattutto nel terzo tempo quando l’allungo è stato decisivo ed il gap incolmabile. Tanto di cappello sia al Bolzano, capace di difendere il titolo conquistato un anno fa, ma anche al Renon, a cui brucerà di certo l’aver conquistato tre finali consecutive senza, però, ricavarci nulla se non tre secondi posti. Bisogna anche dire che la squadra dell’altopiano era partita con ambizioni non così altisonanti, ma quando l’appetito vien mangiando, a Collalbo un pensierino al titolo ce lo avranno fatto sul serio. C’è da dire, a chiusura delle polemiche degli ultimi giorni, che forse l’immagine simbolica più bella e significativa è stata l’abbraccio finale dopo il termine dell’incontro, in occasione del classico shake-hands, fra molti giocatori fino a poco prima fieri e rudi avversari, sperando che così si chiudano anche le recriminazioni reciproche che hanno inutilmente avvelenato l’ambiente.
Curiosamente anche in A1, come avvenuto in A2, la seconda classificata dopo la regular season ha conquistato il titolo. Nota a margine merita il pubblico, molto caloroso, ma che, a dispetto delle notizie circolate prima della partita, non ha visto il tutto esaurito fermandosi a quota 5’500, dunque ampiamente in calo rispetto all’ultima partita di finale della precedente stagione, forse dovuto anche alla diretta televisiva che, soprattutto, alla minore presenza dei tifosi ospiti sulle tribune a loro riservate, un vero peccato perché in campo lo spettacolo non è mancato.
A differenza degli ultimi due incontri di finale, caratterizzati dal massimo equilibrio in campo, al Palaonda si è vista una partita con continui capovolgimenti di fronte e con  le difese non propriamente in vena, forse anche perché le fatiche di questi lunghi play-off stavano venendo lentamente a galla. La partita è stata aperta fino al secondo tempo, dopodiché il Bolzano, in ogni caso sempre in avanti nel risultato, ha preso il largo con autorevolezza e per il Renon non c’è stato più nulla da fare. E dire che i padroni di casa hanno subìto non poco la veloce ed instancabile prima linea ospite (Corbeil – Scandella – Tudin), che ha messo più volte in seria difficoltà la difesa biancorossa. Del Bolzano non si può che dire di una prestazione compatta, concentrata e con linee omogenee in termini di competitività che hanno fatto la differenza nei play-off.
La partita è iniziata subito in modo pirotecnico. Ben cinque le reti nella prima frazione. Inizia il Bolzano grazie alla marcatura al 2’ di Zisser con un tiro non trattenuto da Cloutier.
Dopo neanche una ventina di secondi è Corbeil a fornire il primo dispiacere all’estremo biancorosso Häkkinen che deve arrendersi ad un preciso schema del Renon: Scandella passa un perfetto disco a Corbeil al centro che non si fa pregare due volte e gonfia la rete di casa. 
Passa nemmeno un minuto che è Schaafsma ad approfittare di un rimbalzo dalla balaustra per segnare la terza rete biancorossa. Cominciano anche le penalità ed il Bolzano si ritrova per 1’38” in cinque contro tre (fuori Spinell per gancio e Astashenko per colpo di bastone) ma non trova la strada della rete. Al 7’ è capitano Roland Ramoser a battere Cloutier approfittando di un rimbalzo del puck in un’azione in cui era stata chiamata una penalità per il Renon. Si prosegue con un gioco piuttosto ruvido ed a metà tempo doccia gelata per il pubblico biancorosso con l’accorcio di Scelfo, abile a sfruttare un errore della difesa bolzanina sulla linea blu consentendogli di conquistare il disco, scartare l’estremo di casa e infilare in rete.
Nella frazione centrale c’è da registrare al 6’ un pericoloso contropiede di Mather che si ritrova a tu per tu con Häkkinen, il quale gli para il tiro, un episodio forse premonitore sull’esito della partita.
Un minuto dopo, infatti, è Olson a segnare la quarta rete bolzanina in un’azione quasi fotocopia della prima marcatura ospite: Dorigatti dalla balaustra passa al centro e Olson supera Cloutier.
Si pensa che l’allungo possa essere finalmente decisivo, invece no. Una penalità a Olson per colpo di bastone ed il Bolzano si trova in inferiorità. Il Renon, assai cinico, non ci pensa due volte e con lo special team va in rete grazie a Mather che con un tiro rasoghiaccio ravvicinato supera alla sinistra Häkkinen. Arriva un certo calo del Bolzano, tanto che dal 33’ fino al 40’ finisce col giocare sempre in inferiorità, addirittura in doppia inferiorità per 31” al termine del drittel.
Nel terzo tempo l’equilibrio dura 7’ fino a quando arriva la penalità a Astashenko per trattenuta e così il Bolzano in power play segna una gran rete di potenza con Borgatello. Il Renon sbanda, cerca di riprendersi, ma dopo neanche tre minuti ci pensa Dorigatti a punire gli ospiti con una veloce discesa e con un tiro su cui Cloutier non può nulla. Ivany tenta una mossa disperata, toglie il portiere a più di tre minuti dal termine, ma la mossa si rivela controproducente e Corupe al 57’ chiude definitivamente i conti con un empty net gol.
Ultimi minuti senza ulteriori sussulti, poi esplode la gioia dei tifosi biancorossi e quella dei giocatori fino alla consegna del trofeo nelle mani del capitano Roland Ramoser, che suggella la stagione 2008/2009 all’insegna del predominio assoluto del Bolzano (supercoppa, coppa Italia e campionato, nonché la partecipazione al girone finale della Continental Cup a Rouen) e chiudendo così la lunghissima stagione dell’hockey tricolore. Largo ai festeggiamenti ma qualche atleta biancorosso calzerà ancora i pattini poiché ora arriva lo spazio dedicato alla nazionale che in Polonia dovrà cercare di vincere il torneo di prima divisione per poter tornare in gruppo A.

Così nella serie finale dei play-offs (al meglio delle quattro gare su sette):
Bolzano – Renon 4-0 (4-2 ,1-0 ds, 3-2 ds e 7-3).

HC BOLZANO FOXES CAMPIONE D’ITALIA 2008-2009.

Si ringrazia l’Uffiico Stampa dell’HC Bolzano per la concessione delle immagini riportate nella nostra Photogallery.

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