E’ ormai di moda enunciare la tolleranza zero come sistema che tutto risolve. Non sono così d’accordo. Tolleranza zero (T0) nasce come concetto in un mondo completamente diverso dal nostro per cultura ed organizzazione.
Io sono completamente d’accordo sul concetto di T0, il problema è che in Italia ci mancano i postulati di cultura che sono alla base di tutto ciò. T0 nell’arbitraggio era una funzione ormai indispensabile!
Eric Lindros, il giocatore NHL che una volta veniva soprannominato “The next One”, cioè colui che veniva dopo “The Great One”, ha subito nella sua carriera ben 7 traumi cranici. E’ abbastanza semplice, frequentando gli stadi italiani, di ogni livello e categoria, vedere giocatori capaci di difendere usando solo con il bastone e non le gambe.
Cosa significa?
Innanzi tutto si deve preservare lo spirito del gioco: vince chi fa più goal!!
Conseguentemente chi è più bravo e più veloce deve essere tutelato. I tifosi vogliono vedere il goal, o la grande parata, o la grande giocata difensiva con carica corpo contro corpo (non bastone contro faccia) .
Così facendo si continueranno a vedere belle partite.
Alcuni dicono che ora si vede un altro sport. Non è vero. In Svizzera non mi sembra si giochi un brutto hockey. In Russia le partite che si vedono sul satellite al canale Planeta Sport sono incredibili. Ed una buona parte della bellezza del nostro sport è data dalla capacità degli arbitri. Devono pensare a tutelare i talenti e lo spettacolo. E se questo significa far durare le partite 4 ore, allora così sia. Per troppo tempo si volevano far finire le partite entro le 2 ore e mezza, quasi la durata fosse sinonimo di spettacolo!! E allora via a nascondere il fischietto e noi sugli spalti a vedere nefandezze di ogni genere: onesti giocatori ancorati con il bastone al corpo di veloci stelle, bastoni sul viso e colpi proibiti a due mani, quasi come se ognuno di noi non ricordasse i rischi di tali pratiche.
Signori arbitri Vi prego: fischiate tutto, fischiate sempre. I giocatori e gli allenatori si abitueranno e cambieranno i loro usi. E presto vedremo partite velocissime, correttissime e… le nostre nazionali non soffriranno più gli arbitraggi degli altri.
A dire il vero qualcuno fra gli arbitri ha già iniziato, e mi pare che il gradimento di giocatori e squadre si sia già espresso. Continuiamo così e mostriamo a tutti gli esempi migliori, indichiamoli,facciamo dei video per tutti gli altri arbitri che hanno voglia di adeguarsi a standard di eccellenza.
Infine … eccovi in formato pdf le direttive inviate a Società e Arbitri che devono essere applicate nei nostri campionati di ogni livello, pena: rimanere fuori dall’ambito internazionale. Abbiamo visto tutti alle recenti Olimpiadi che si può gustare un ottimo hockey anche con l’applicazione della Tolleranza Zero. Anzi, il gesto tecnico-atletico assume in questo nuovo contesto un aspetto significativo finora quasi sconosciuto. Speriamo nell’intelligenza di tutti gli addetti ai lavori (giocatori, dirigenti, allenatori) e anche dei veri tifosi perchè diventi al più presto una consuetudine questo nuovo modo di giocare e vedere l’hockey.