La moda dell’Austria colpisce anche Pontebba e Dobbiaco

Premesso che avremmo volentieti fatto a meno di dare certe notizie così poco edificanti ma allo stesso tempo molto distruttive per le poveri sorti del nostro movimento hockeystico nazionale in mano ad incredibili azioni autolesioniste portate avanti da anni dai vertici istituzionali e dirigenziali che fanno capo a Federghiaccio e LegaHockey, segnaliamo che la moda Estate 2013 sul fronte hockey italiano è sempre più firmata Austria.

Dopo l’idea del Bolzano Foxes di andare a giocare nella Serie "A" dell’EBEL (Erste Bank Eishockey Liga) seppure ad oggi la sua richeista non è stata ancora avvallata dalla controparte austriaca per mancanza di garanzie economiche e tecniche (!, ndr) e le certezze targate Appiano Pirates, Caldaro, Egna Wild Goose, Merano e Valgardena di prendere parte alla locale Serie "B" dell‘INL (Interntational League), anche altre due formazioni italiane di confine hanno chiesto di poter espatriare, le Aquile Pontebba e gli Ice Bears Dobbiaco.

Le Aquile Pontebba dopo una serie di stagioni in Serie "A1" caratterizzate dalla vittoria di una Coppa Italia ma anche da una serie di cause internazionali aperte per ritardati ed anche ipotizzati mancati pagamenti degli stipendi a giocatori stranieri, sono al bivio se chiudere battenti o tentare l’avventura in Austria, nella Serie "C" che si chiama NAHL (Nationale Amateur Hockey Liga) e che ad oggi consta di sette squadre (DEK Klagenfurt, EC Kitzbühel, EC Weiz, EK Zell am See II, EV Zeltweg, SV Kapfenberger ed Oilers Salisburgo).

Gli Ice Bears Dobbiaco invece dopo ottime stagioni nella nostra Serie "C" nazionale, sono orientati a prendere parte ad uno dei campionati regionali austriaci che costituiscono di fatto la locale quarta serie e che porta per l’appunto alla sigla della KEHV, che tradotto significa Carinthian Hockey League. Un campionato amatoriale costituito da sole 5 squadre (Wölfe Klagenfurt, EHC Althofen, EC SV Spittal, UECR Huben e UEC Lienz) e che risparmio economico a parte non pensiamo possa portare alcun vantaggio tecnico alla formazione del Dobbiaco.

 

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