La Fisg svende la Serie “A” alla Serie “B” austriaca

La Fisg svende la Serie “A” alla Serie “B” austriaca

Poche idee e sempre più confuse in casa Federghiaccio. Dopo aver fatto rimpatriare in Italia le cinque formazioni altoatesine (Appiano, Caldaro, Egna, Merano e Valgardena) che nella stagione 2013-2014 avevano preso parte alla seconda serie austriaca dell’INL, vinta per la cronaca dall’Egna Wild Goose, i vertici della Fisg hanno in mente di dar vita ad una fusione tra la nostra Serie “A” e la Serie “B” austriaca, rilanciando l’ipotesi di una nuova Alpenliga.

Da quanto emerso in una riunione svoltasi a Bolzano, dal fronte Federghiaccio sono trapelati i favori positivi da parte delle quattro squadre altoatesine di massima serie (Renon, Valpusteria, Vipiteno e Valgardena) e della trentina Fassa e quelli contrari delle venete Asiago e Cortina e della piemontese Valpellice, impegnata ad oggi più sul fronte economico che su quello sportivo.

Ad oggi in Austria, rinunciando all’attività senior nazionale, sono già espatriate il Bolzano Foxes in EBEL ed il Bressanone Falcons in TEL (Tiroler Elite Liga), mentre Renon e Valpusteria, anticipando forse i tempi, avevano già iscritto le proprie seconde squadre nell’attuale campionato di Serie “B”, seppure va segnalato che il sogno dei Rittner Buam e dei lupi di Brunico era quello di giocare, stadio permettendo, in EBEL e non in INL.

Con queste premesse ed in attesa dell’esito della finale scudetto tra Renon e Valpusteria e dei Mondiali di Prima Divisione Gruppo “A” disputati ad Aprile dall’Italia, in aggiunta alla finale play-off di Serie “B” tra Merano e Pergine, rimaniamo alla finestra sperando che una volta per tutte il termine programmazione possa essere compreso dai vertici federali, prima dell’ennesima svendita nazionale del prodotto hockey su ghiaccio.

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