Titolo originale: Miracle
Nazione: Usa
Anno: 2004
Genere: Drammatico
Regia: Eric Guggenheim
Cast: Kurt Russell, Noah Emmerich, Patricia Clarkson, Nathan West, Eddie Cahill, Kenneth Mitchell
Produzione: Mark Ciardi, Gordon Gray
Distribuzione: Buena Vista
Tratto da una storia vera, "Miracle" è l’entusiasmante racconto di uno dei più grandi momenti nella storia dello sport: la partita alle Olimpiadi invernali del 1980 a Lake Placid (New York) fra nazionale statunitense di hockey su ghiaccio e quella dell’Unione Sovietica, che vide inaspettatamente trionfare la nazionale americana. Un’impresa definita addirittura un miracolo perché a quel tempo i sovietici venivano da oltre quaranta vittorie consecutive e vent’anni di successi, mentre la squadra di casa era composta interamente da dilettanti. Il film, prodotto dalla Disney, ripercorre tutte le tappe che portarono al trionfo gli U.S.A, in particolare i sette duri mesi di allenamento, e focalizza l’attenzione su uno dei maggiori artefici di quella impresa, l’allenatore Herb Brook che, alla vigilia di Lake Placid, provino migliaia di liceali alla ricerca dei componenti per il team a stelle e strisce. Brook, oltre che con i fortissimi sovieticim dovrà vedersela anche con i litigi e gli screzi fra compagni di squadra, la difficoltà di amalgamare ragazzi con storie personali molto diverse, la preparazione delle tattiche di gioco e le pressioni esercitate dall’esterno. La squadra tuttavia si dimostrerà all’altezza della situazione ispirando l’incitamento ormai reso famoso dell’annunciatore Al Michaels ai milioni di spettatori a casa: "Credete nei miracoli? Si!"
Diretto da Gavin O’Connor e scritto da Eric Guggenheim, Miracle è il ritratto ben riuscito di un allenatore statunitense costante, fiducioso e tenace (un po’ come tutti gli allenatori del mondo, insomma) che nel film è interpretato da un ottimo Kurt Russell. Riscatto, voglia di vincere, grinta, morale, patriottismo: gli ingredienti di un splendida pellicola sportiva ci sono tutti, anche se qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte a qualche scena intrisa di pura retorica Made in Usa. Davvero ammirabile è invece la cura dei particolari e dei dettagli della scenografia e della vita di Brooks, largamente documentati, come del resto assolutamente splendide sono le partite di hockey, tra cui quella principale tra i due avversari della Guerra Fredda, fulcro di tutta la storia, riprese in maniera efficace e dalla grande spettacolarità.